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Quale Frutta e Verdura non Mettere nella Centrifuga

Aggiornato il 31 Marzo 2025 da Roberto Gollini

Hai presente quando ti metti tutto entusiasta a centrifugare mezza fruttiera, convinto di preparare un succo strepitoso… e invece ne esce una poltiglia strana o, peggio, un liquido dal sapore discutibile? Magari è successo anche a te, o forse hai solo paura di combinare guai. Niente di strano: alcune tipologie di frutta e verdura sono perfette per la centrifuga, altre proprio no. E non si tratta solo di questioni tecniche, ma anche di gusto, consistenza e, perché no, di rispetto per la tua macchina (e il tuo palato).

In questa guida troverai un elenco ragionato di alimenti che, per un motivo o per l’altro, non andrebbero introdotti nella centrifuga. Parleremo di polpa troppo densa, bucce poco gradite e fibre ingestibili. E già che ci siamo, vedremo pure qualche alternativa ingegnosa, così non dovrai rinunciare a tutti quei sapori che apprezzi. Pronto a scoprire cosa evitare?

Indice

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  • Perché certi tipi di frutta e verdura non si prestano alla centrifugazione?
  • Frutti troppo cremosi o ricchi di grassi
    • Avocado
    • Banana
  • Frutti troppo secchi o disidratati
  • Frutti e ortaggi con buccia troppo spessa o amarognola
    • Agrumi con la buccia
    • Ananas con la buccia
  • Verdure e ortaggi estremamente fibrosi o legnosi
  • Tuberi e radici particolarmente ricchi di amidi
  • Alcuni semi e noccioli
  • Erbe aromatiche in grandi quantità
  • Peperoncini piccanti (con cautela!)
  • Frutta o verdura vecchia
  • In sintesi: chi non invitare alla festa della centrifuga
  • Conclusioni

Perché certi tipi di frutta e verdura non si prestano alla centrifugazione?

Prima di iniziare la “lista nera,” è bene capire perché la centrifuga non va d’accordo con alcuni alimenti. In generale, pensa alla struttura interna di frutta e verdura: se è molto fibrosa, pastosa o ricca di amidi, l’effetto nel filtro non sarà gradevole. Il dispositivo, infatti, lavora ad alta velocità per separare succo e polpa, spingendo la fibra residua nel contenitore degli scarti. Ma se la fibra è troppo compatta (o se non c’è abbastanza liquido), la macchina faticherà.

Lo stesso discorso vale per i cibi che contengono grassi in quantità significative: qui la centrifuga si trova in difficoltà, perché non è progettata per “spremere” sostanze oleose. Potresti ritrovarti con filtri intasati e un risultato mediocre. Inoltre, alcune bucce, semi o parti coriacee possono causare problemi sia al gusto sia al meccanismo.

Frutti troppo cremosi o ricchi di grassi

Avocado

Lo so, l’avocado è ormai sulle tavole di mezza Italia per fare toast, guacamole o insalate gourmet. Ma non metterlo in centrifuga. È un frutto quasi burroso, con un alto contenuto di grassi “buoni.” E la centrifuga non è esattamente uno strumento per estrarre olio. Il risultato sarebbe un pasticcio, con gran parte dell’avocado sprecato negli scarti e una minima quantità di succo, peraltro di consistenza strana.

Soluzione: se vuoi gustare l’avocado in forma liquida, punta al frullatore. Un bel frullato con latte (anche vegetale), ghiaccio e qualche goccia di limone si trasforma in una bevanda cremosa e nutriente.

Banana

Banane? Stesso discorso. Sono dolci e invitanti, ma contengono pochissima acqua. Il loro punto forte è la polpa densa, che dona consistenza a smoothies e frappè. Infatti, la centrifuga non saprebbe che farsene. Finiresti con una specie di poltiglia attaccata al filtro, e pochi millilitri di liquido denso.

Soluzione: usa il frullatore. Le banane danno il meglio di sé in frullati con yogurt, latte di mandorla, cioccolato o persino burro di arachidi, se sei in vena di golosità.

Frutti troppo secchi o disidratati

A volte, siamo tentati di “recuperare” un frutto un po’ secco. Magari una mela avvizzita, l’ultima rimasta nel cesto da troppo tempo. O, peggio, fichi secchi o datteri. Ecco, no. La centrifuga richiede un minimo di componente liquida per funzionare. Un frutto secco o disidratato non rilascia succo, semmai un residuo pastoso.

Datteri, fichi secchi e albicocche secche
Sono deliziosi, ma a elevata concentrazione zuccherina e bassa componente acquosa. Se li metti in centrifuga, farai solo arrabbiare il motore.

Soluzione: se vuoi aggiungere un tocco di dolcezza naturale a un succo, puoi frullare a parte qualche dattero ammollato (in acqua calda per una ventina di minuti) e poi unire la crema ottenuta al centrifugato. Così avrai un dolcificante naturale senza rischi per la macchina.

Frutti e ortaggi con buccia troppo spessa o amarognola

Agrumi con la buccia

In molti si chiedono se arance, limoni e pompelmi vadano sbucciati. Onestamente, la risposta è quasi sempre sì. La parte bianca sotto la buccia (l’albedo) tende ad avere un gusto piuttosto amaro, che può rovinare il sapore del succo. In più, la scorza di questi frutti spesso contiene oli essenziali che la centrifuga non gestisce al meglio.

Soluzione: sbuccia gli agrumi prima di inserirli. Lascia pure un po’ di parte bianca se ami un retrogusto leggermente aspro, ma senza esagerare.

Ananas con la buccia

Stesso discorso per l’ananas: la scorza è rigida, ricca di fibre e per niente gradevole da centrifugare. Rischieresti di danneggiare la lama o di ostruire il filtro.

Soluzione: togli la buccia e l’eventuale parte legnosa centrale (se troppo dura). Taglia la polpa a cubetti e via nella centrifuga.

Verdure e ortaggi estremamente fibrosi o legnosi

Carciofi, asparagi e similari
Per quanto siano salutari, metterli nella centrifuga non è una grande idea. I filamenti di un carciofo crudo, ad esempio, possono aggrovigliarsi intorno alle lame e intasare il filtro, regalando un sapore discutibile. Gli asparagi hanno un gambo fibroso, e il poco succo ottenuto non vale lo stress.

Broccoli e cavolfiori crudi
Non è che siano proibiti al 100%, ma la resa è bassa e il sapore potrebbe non piacere a tutti. Inoltre, la parte centrale dei gambi è piuttosto coriacea. Se proprio vuoi fare un “centrifugato detox” con broccoli, sarebbe meglio prendere soltanto la parte tenera delle cimette (ben lavate). Ma onestamente, molti preferiscono cuocerli e farne vellutate o zuppe.

Soluzione generale: se un ortaggio è troppo fibroso, la centrifuga non è lo strumento adatto. Puoi provare a cuocerlo e frullarlo, oppure inserirlo in un estrattore a bassa velocità (se ne hai uno) per vedere se l’operazione risulta più gestibile.

Tuberi e radici particolarmente ricchi di amidi

Carote e barbabietole vanno benissimo nella centrifuga, e anche lo zenzero (purché ne usi piccole dosi). Ma che dire di patate e patate dolci? Ecco, siamo in un territorio poco consigliato. La patata è fondamentalmente ricca di amido e povera di acqua. Il succo che ne uscirebbe (oltretutto di sapore non esattamente appetitoso) creerebbe un effetto colloso.

Stesso discorso per la patata dolce (o batata): è dolce, certo, ma non succosa come una carota. Inoltre, l’alto contenuto di amidi può causare intasamenti, specialmente se esageri con la quantità.

Soluzione: per patate, patate dolci e simili, meglio puntare su altre preparazioni. Se desideri un succo “energizzante,” scegli carote, rape rosse, e magari un po’ di zenzero per un boost speziato.

Alcuni semi e noccioli

Sembra superfluo, ma fidati: prima o poi, qualcuno ci casca. Inserire frutta con grossi noccioli (come pesche, albicocche, prugne e ciliegie intere) mette a repentaglio la centrifuga. Se il nocciolo finisce tra le lame, potrebbe danneggiarle o bloccarle. Per non parlare del rischio di schegge di osso nel succo (un incubo!).

Soluzione: rimuovi sempre il nocciolo grande. Per quanto riguarda i semi piccoli di fragole, lamponi o uva, nessun problema: la centrifuga li separa nel contenitore della polpa. Ma i grossi noccioli duri sono da evitare come la peste.

Erbe aromatiche in grandi quantità

Mettiamo in chiaro una cosa: qualche fogliolina di menta o di basilico nel tuo mix di frutta è un’idea deliziosa. Ti regala quel profumo fresco o lievemente balsamico che fa la differenza. Ma se pensi di centrifugare un mazzetto intero di prezzemolo, beh, potresti trovarti un succo iper-concentrato, molto amaro, con fibre filamentose che intasano il filtro.

Soluzione: usa le erbe aromatiche con moderazione, magari spezzettandole e alternandole alla frutta durante l’inserimento, così il flusso di centrifugazione rimane fluido. Se vuoi un succo “verdurone” stile detox, valuta un estrattore, che gestisce le foglie con più delicatezza.

Peperoncini piccanti (con cautela!)

Piccante sì o no? C’è chi ama aggiungere una nota spicy al succo, magari inserendo un pezzettino di peperoncino piccante. Di per sé non c’è un divieto assoluto, ma bisogna fare attenzione a non esagerare. Molti peperoncini hanno semi e membrane interne che sono la parte più piccante, e rischiano di “contaminare” tutto il succo.

In più, se hai un’intensa varietà di peperoncino (tipo habanero), potresti irritare non solo il tuo palato, ma anche la centrifuga durante il lavaggio successivo. Non è che la macchina provi dolore, ovviamente, ma i residui piccanti attaccati alle parti interne potrebbero dare fastidio quando prepari il succo successivo (chi vuole un succo di mela e carota al sapore di fuoco?).

Soluzione: usa un pizzico di peperoncino fresco, privato di buona parte dei semi e della membrana, per dare un tocco piccante controllato. Se hai dubbi, limita la quantità o metti il peperoncino dopo, frullando una piccola parte del succo con lui.

Frutta o verdura vecchia

Può sembrare ovvio, ma è meglio ribadirlo: se hai frutta e verdura chiaramente rovinata, con muffe, cattivi odori o parti marce, non pensare di “salvare tutto” tramite la centrifuga. Il gusto ne risentirebbe, e alcuni microrganismi potrebbero persino avere conseguenze sulla tua salute. Taglia via la parte compromessa, e se l’intero pezzo è da buttare, butta.

Digressione: c’è un certo fascino nel cercare di ridurre gli sprechi. E sono il primo a dire che una mela un po’ ammaccata, ma non marcia, si può comunque usare. Basterà eliminare la zona ammaccata. Ma la muffa è un campanello d’allarme: se è arrivata lì, potrebbe aver sviluppato tossine che non vedi a occhio nudo. Meglio non rischiare, nemmeno per un centrifugato.

In sintesi: chi non invitare alla festa della centrifuga

Facciamo un rapido riassunto:

  • Avocado, banane e frutti oleosi: troppa densità, niente acqua, zero resa. Meglio frullatore.

  • Frutta secca o disidratata: figuriamoci se la centrifuga riesce a tirarne fuori succo.

  • Bucce spesse o amare (agrumi interi, ananas intero): vanno tolte, altrimenti rischi di rovinare gusto e filtro.

  • Verdure e ortaggi super-fibrosi (carciofi, asparagi, broccoli): resa bassa, possibile intasamento.

  • Patate e patate dolci: troppo amido, succo colloso.

  • Noccioli grandi (pesca, albicocca, ciliegia): assolutamente no. Rimuovi il nocciolo.

  • Erbe aromatiche in grande quantità: piccoli ciuffi sì, grossi mazzetti no.

  • Cibi marci o ammuffiti: meglio evitare, per ragioni igieniche e di gusto.

Conclusioni

Alla fine, la regola base è semplice: la centrifuga adora frutta e verdura ricche di acqua, come mele, pere, carote, sedano, cetrioli, angurie, meloni e via dicendo. Non va d’accordo con ciò che è troppo grasso (avocado), troppo denso (banana), troppo fibroso (carciofo crudo) o privo di succo (frutta secca).

Se sbagli, la macchina non esploderà per forza, ma il risultato rischia di deluderti. E c’è anche il pericolo di rovinare o bloccare il dispositivo, senza contare la fatica in fase di pulizia. Quindi, meglio sapere in anticipo chi non invitare alla festa del centrifugato.

D’altronde, non siamo costretti a infilare tutto dentro quello stesso strumento. Abbiamo altre opzioni: un frullatore, una pentola per bollire e poi passare, o magari un estrattore di succo a velocità più bassa. Scegli l’apparecchio giusto in base alle caratteristiche dell’alimento e al tuo scopo: vuoi un succo limpido e leggero? Un frullato cremoso? Una zuppa calda? Ogni piatto o bevanda ha la sua “strada migliore” per nascere in cucina.

Ultimo consiglio: se desideri un centrifugato ricco di nutrienti e vitamine, consuma il succo rapidamente. La centrifuga incorpora più aria rispetto a un estrattore a freddo, e l’ossidazione è più rapida. Se non lo bevi subito, conservalo al fresco in un contenitore di vetro ben chiuso, preferibilmente riempito quasi fino all’orlo per ridurre il contatto con l’aria. E magari aggiungi qualche goccia di limone per evitare che si scurisca.

In conclusione, ora hai un quadro chiaro di cosa evitare per non “stressare” la tua centrifuga e le tue papille gustative. Prova a sperimentare con ingredienti adatti, e vedrai che soddisfazione: un bicchiere fresco, profumato, pieno di colori e sapori. E se qualche volta la tentazione di infilare una banana in centrifuga ti assale, ricordati di questa guida e passa al frullatore.

Filed Under: Guide

About Roberto Gollini

Sono Roberto Gollini e la mia passione sono i centrifugati.
Questa mia passione mi ha portato a provare centrifughe di tutti i tipi, alla ricerca del modello perfetto.

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